Integrazione infortunio

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Durante l’assenza dal lavoro per infortunio o per malattia professionale, l’impresa è tenuta ad erogare mensilmente all’operaio un trattamento economico giornaliero pari all’importo che risulta moltiplicando la retribuzione oraria per il numero delle ore corrispondente alla divisione per 7 (sette) dell’orario contrattuale settimanale in vigore nella circoscrizione durante l’assenza per infortunio (40/7=5,714).

La retribuzione oraria presa a base di calcolo è costituita dal minimo di paga, indennità di contingenza ed indennità territoriale di settore.

La quota oraria così ottenuta dovrà essere moltiplicata per i coefficienti stabiliti dal contratto e per i giorni di infortunio, comprese le domeniche e le festività.

Le norme contrattuali, per i primi tre giorni di infortunio (carenza), partendo dal giorno successivo a quello in cui si è verificato l’evento, non prevedono alcun trattamento economico a favore dell’operaio da parte dell’impresa.

L’impresa è però tenuta, per legge, a corrispondere al lavoratore il 100% della retribuzione per il giorno in cui si è verificato l’infortunio ed il 60% per i 3 giorni successivi (carenza).

Coefficienti da applicare (in vigore fino al 31/10/2004)

Dal 4° al 90° giorno di assenza: 0,234 + 0,0198
Dal 91° giorno in poi: 0,045 + 0,0124

Coefficienti da applicare (in vigore dall’1/11/2004)

Dal 1° al 90° giorno di assenza: 0,234 + 0,0198
Dal 91° giorno in poi: 0,045 + 0,0124

L’indennità integrativa di infortunio non spetta se l’operaio è in prova.

Durante il periodo di infortunio o malattia professionale è dovuto al lavoratore l’accantonamento per ferie, permessi e gratifica natalizia nella misura stabilita contrattualmente.

Le percentuali di accantonamento devono essere computate sulla retribuzione figurativa che l’operaio avrebbe percepito qualora avesse lavorato, in base all’orario normale di lavoro effettuato dal cantiere durante l’assenza per infortunio o malattia professionale.

Percentuali di accantonamento